La piccola ciociara
Con lo sguardo vede lontano, come volesse superare l’ostacolo che le si pone davanti. Non sembra intenzionata ad indietreggiare, ma ad arrivare a destinazione con quella che potrebbe essere una cartella stretta sotto il braccio. Ai piedi indossa le ciocie e cammina sicura su viottoli scoscesi, irti di pietre tra macere, muri a secco, e qualche sparuto olivo. Una bambina. Solo una bambina con un fazzoletto stretto intorno alla testa per tenerle i capelli in ordine, le guance paffute e uno sguardo che resta impresso. Deve aver colpito, con il suo passo sicuro, abituato alla montagna e alle asperità della strada, anche lo sguardo del fotografo. Forse, non si sono scambiati nemmeno una parola. Forse, non è stato necessario. La bambina è rimasta impressa sulla pellicola e nell’immaginazione del fotografo.
Da allora sono trascorsi 64 anni e qualcuno vorrebbe dare un nome alla bambina della foto.
Lo scatto, firmato da Arturo Zavattini, risale al 1952. Il luogo è Pico, piccolo borgo sui Monti Aurunci tra le province di Frosinone e Latina.
Il 9 marzo, tra la corrispondenza del Comune di Pico, è comparsa anche una e-mail indirizzata al sindaco Ornella Carnevale con in allegato una foto: “La piccola Ciociara”, questo il titolo dato allo scatto che ritrae la bambina con la sua cartella sotto il braccio. L’immagine datata 1952 e scattata a Pico è ora esposta presso il Museo Nazionale delle Arti e tradizioni popolari di Roma ed è parte integrante della mostra “AZ – Arturo Zavattini fotografo Viaggi e Cinema 1950-1960”. Un viaggio nei luoghi della magia che ha portato il fotografo a fermarsi a Pico dove ha scattato diverse immagini che restano impresse e che guidano lo sguardo alla ricerca di qualcosa di misterioso al di là della realtà. “La piccola Ciociara” non è la sola foto in mostra scattata a Pico, ce ne sono anche altre, ma scoprire chi possa essere la bambina che attraversa il paese, forse, diretta a scuola è diventata una curiosità di chi ha visitato la mostra al punto da rivolgersi al sindaco. E’ partita immediatamente una campagna, sui social network, per dare un nome alla “piccola Ciociara”. “Chiedo un aiuto ai miei concittadini – scrive il sindaco Ornella Carnevale – a riconoscere chi era quella bella bimba”.