Porto con me
Spezzo la continuità temporale per un attimo. Batto le ciglia per mettere a fuoco quello che è stato. Analizzo, osservo bene, riempio il vuoto di questi ultimi giorni del 2019 e respiro profondamente. Traccio una linea immaginaria, mentre tengo le mani in tasca. In questo attimo non voglio fare nient’altro che un inventario dello spirito. Ed ecco quello che porto in dote nel tempo che verrà: porto la consapevolezza della partecipazione alla vita, porto intatta la sensibilità verso l’altro, la capacità di comprendere, porto il senso degli affetti, porto una ferita profonda, porto una promessa mancata con me stessa, porto una speranza posticipata, porto la consapevolezza che cambiare è sempre necessario e che mai ci si deve adattare, porto un’intima ribellione, porto un ponderato dissenso, una necessaria rivoluzione.
Porto i pensieri, le riflessioni, le parole più amate, porto il disegno di un altro mondo possibile, porto l’abbraccio di amici che non sapevo di avere, porto le differenze di ognuno che non sono mai frontiere per nessuno. Porto compagni di viaggio che anche nelle prove della vita sanno dividere il vino, il cibo e una pacca sulla spalla. Porto l’umanità, quella autentica, quella che tra mille contraddizioni conosce il senso della giustizia e sa quando è il momento di dare conforto con una parola o una stretta di mano.
Porto viaggi immaginati e desiderati, porto abitanti del mio cuore ritrovati. Porto un amore a cui auguro di coltivare la forza che ha dimostrato nell’istante più buio. Porto le mie origini, il mio lasciapassare nel mondo, porto i miei legami e li tengo con me dentro al cuore. Porto l’abbraccio che regalo a me stessa perché non ho niente da rimproverarmi.
Porto la frase di un nuovo amico: “la fortuna della vita è incontrare le persone giuste, quelle che vogliono bene alle altre persone e che credono che l’essere umano sia più importante di ogni cosa”.
Buon 2020!