Origini
di Laura De santis
L’acqua del fiume ha un’origine, l’acqua del mare ha un’origine. Le nuvole hanno un’origine. La terra ha un’origine.
Ester guarda il cielo, il sole, la collina sulla quale abita, guarda le case, i volti delle persone, gli sguardi delle anziane e pensa che tutto e tutti hanno un’origine. Si alza e si guarda nello specchio. Sfiora i suoi lunghissimi capelli biondo miele, si avvicina per incontrare i suoi occhi con l’iride di un verde cupo e intenso. Le sue braccia lunghe e magre sono il suo cruccio, a 12 anni è la più alta della classe, è più alta dei ragazzi ed è più alta della maggior parte degli adulti che conosce.
A volte ha la sensazione che la casa nella quale vive non si abbastanza grande per lei. Ripensa alla scuola a quando si china sulle sue compagne di classe con i capelli scuri e lisci appiccicati alla testa, la sottile peluria sul labbro superiore gonfio e turgido. Sovrasta di quasi venti centimetri queste piccole bellezze latine che la sfiorano con la loro vitalità. Ester è triste nella sua pallida biondezza. Si sente sola. Pensa a tutte le persone che conosce, pensa ai suoi genitori piccoli e scuri e si chiede quale sia la sua origine. “Se solo ci fosse un altro biondo come me – si dice da sola – forse potrei sentirmi meno sola”. A volte, chi non la conosce la guarda con sospetto, la guardano con curiosità e con diffidenza. Ester sa che tutti la chiamano la ‘tedesca‘ e non è un complimento. Non ha il coraggio di chiedere a chi appartenga il suo aspetto, a chi assomigli, ma sente che la sua origine è un’altra. E’ l’origine dell’acqua del fiume che discende dal cielo, è l’origine dell’acqua del mare che discende dal cuore della terra.
Ester pensa che se ne andrà, accarezza i lunghi capelli biondi, le piacciono. Non vorrebbe mai essere come le sue compagne di classe. Le piace essere così alta, le piace sentire la pelle che si arrossa sotto il sole. Ester sa che le sue origini sono ancora un mistero. Non le importa, sarà un fiume, sarà il mare. Sarà Ester e basta.