Navigatori e viaggiatori

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Ci sono luoghi destinati a confondere. Non è detto che sia la strada a condurti lontano. A volte è un pretesto, un paesaggio, un particolare sulla mappa o una distrazione. Perdersi è facile. Anche in luoghi molto familiari.

Tommaso e Rita avevano bisogno di contanti. L’unico modo era rintracciare un bancomat nelle vicinanze. Secondo i motori di ricerca a circa venti chilometri dalla strada principale c’era un paese con una filiale della banca. Sembrava tutto facile: la strada, il paesaggio, le distanze.

Dopo aver percorso una decina di chilometri la strada cominciava ad inerpicarsi su una collina ripida. Tommaso e Rita erano perplessi ma fiduciosi. Lo ha detto internet si dicevano l’un l’altra. A circa cinquecento metri dall’arrivo la strada finiva. Niente asfalto percorribile in auto ma sentieri lastricati di sampietrini che salivano come scale a chiocciola verso l’alto.

Decisero di fermarsi, parcheggiare e proseguire a piedi con il cellulare usato come navigatore satellitare. Appena varcate le mura il segnale scomparve. Senza l’ausilio della tecnologia non sapevano cosa fare né dove andare. Decisero di proseguire sperando di incontrare qualche passante. E invece non c’era nessuno.

Qualche gatto, qualche persiana socchiusa e una miriade di stradine inerpicate tra palazzine di pietra. Salite sempre più ripide che Tommaso e Rita percorrevano covando risentimento reciproco. Decisero tuttavia di salire sperando di raggiungere il centro del paese. Finalmente ormai stravolti dalla fatica arrivarono in una piazzetta pianeggiante. C’era una panchina, vi crollarono sopra stremati.

“Secondo te dov’è il bancomat?” Chiese Tommaso. In quel momento videro comparire la sagoma di un uomo. Rita gli si corse incontro gridando: “Mi scusi dov’è il bancomat?”.
“Il bancomat?!?”. E l’uomo sulla cinquantina li osservò. “È giù il bancomat sulla provinciale a circa quindici chilometri da qui. Qui ormai non c’è più niente. Anche il bar è chiuso”. Li guardò e sorrise.

Paola Caramadre

Giornalista, autrice e lettrice onnivora e curiosa. Promotrice culturale, 'regista dei libri' e cofondatrice di Tantestorie.it

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