Mediterraneo amaro
Quel mare della mia infanzia, fatto di trasparenze e seduzioni; quel mare che apriva il mio sguardo ad altri orizzonti, a desideri, a scoperte, ad avventure.
Quel mare che ho continuato ad amare e a sognare nella lontananza.
Quel mare si è fatto amaro nel presente, in questo presente di illusioni, speranze disattese, vite rubate.
Questo mare che non è più abbraccio, conoscenza, fatto amaro dall’egoismo e dall’indifferenza.
Quel mare-madre, liquido di vita e di rinascita, ora rosso di sangue, non di coralli o di stelle marine.
Quel mare culla di civiltà e di leggende di cui parla la Storia ed il ricordo.
Non più luogo di sogni, fatti incubi.
Ultimo approdo dell’umano patire.