La libertà è un pensiero ostile
La libertà è un pensiero ostile. Il professor Navarra ne era sempre stato convinto.
Ogni volta che gli capitava di dover disquisire sui massimi temi dell’umanità si sentiva coinvolto e si accalorava a difendere, sostenere e avvalorare le proprie tesi.
Poteva affrontare argute e ardite discussioni su vita, morte, amore, sentimenti, fede, religione, speranza, politica, infanzia, senilità, diritti umani, diritti civili, diritti sociali. Era pronto a discutere di tutto, un solo argomento lo metteva a tacere: la libertà.
Analizzava se stesso con attenzione crescente e non trovava che una risposta: la libertà è un pensiero ostile.
Non riusciva ad affrontare questo tema se non mettendo in discussione tutta la sua esistenza e quella di tutti quelli che aveva incontrato nella vita reale e immaginaria che fosse.
Libertà e catene
Chi poteva essere considerato l’emblema dell’uomo libero? Lo schiavo Spartaco, forse? Chi poteva essere portato ad esempio di uomo libero? Robespierre, forse?
E perché, poi, si chiedeva con apprensione, ogni volta che pensava alla parola libertà questa gli evocava uomini in catene, rivoluzioni sanguinose e catastrofi storiche? Alla fine, si rimetteva gli occhiali sul naso e ammetteva che la libertà non esiste, nessun uomo è libero, nessuna creatura è libera sottoposta com’è alle esigenze della vita stessa, come la nutrizione, il riposo, il riparo dalle intemperie.
E allora perché tutti si affannano sempre a invocarla? La libertà assoluta non esiste, esiste il passaggio da una schiavitù più dura da sopportare ad un’altra più leggera da tollerare. Si può anche amare la propria schiavitù, il professor Navarra ne era un esempio. Provava felicità nel guardarsi intorno e osservare diplomi, riconoscimenti e onorificenze che in tanti anni di attività gli erano stati tributati e cos’erano se non il sigillo della sua schiavitù? E lui, la sua schiavitù, l’amava con tutte le sue forze.
Certo, ogni volta che un suo allievo si alzava in piedi e, con occhi infiammati e voce rotta, proclamava che il desiderio più intimo dell’uomo è la libertà, il professor Navarra provava un tentennamento, una fragilità. Eppure resisteva e ormai ne era certo: la libertà è un pensiero ostile.