La bambina di una notte di stelle
In una notte stellata, viveva una bambina. Una bambina come tante altre, con sogni e speranze, passioni e timori, una bambina che voleva i suoi sogni avverarsi e che avverandosi portassero la felicità a tutti coloro che guardavano il cielo stellato.
La bambina era una bambina come molte altre ma viveva in un luogo poco convenzionale per una bambina della sua età, lei viveva in una torre dell’orologio, un orologio molto antico, con ancora le lancette di fattura barocca che, muovendosi, facevano risuonare il loro avvicendarsi in tutta la città.
Quando la bambina voleva vedere il mondo saliva sulle lancette dell’orologio e passava il suo tempo camminando sulle lancette seguendo con loro lo scorrere del tempo, notte dopo notte, stella dopo stella ed ora dopo ora.
Arrivò così la notte di luna piena, notte in cui tutto il mondo avrebbe potuto vedere la bambina.
Fu, allora, che la bambina pensò di uscire a vedere il mondo, il suo sogno di essere vista si stava avverando, decise di passeggiare sullo scorrere del tempo come al suo solito. Per consentire a tutti di vedere, intinse i suoi candidi piedi di luna in un colore rosso sangue, per lasciare un segno, in modo che tutti la vedessero da lontano.
Le lancette si succedevano, il rosso dei piedi della bambina riluceva nella pallida luce notturna e colando verso il basso si trasformava in petali di carnose rose rosse, tutte le persone che passavano di là videro i petali ed alzando gli occhi videro la bambina che coraggiosamente incedeva senza paura sullo scorrere del tempo. Ad ogni sosta lei tesseva, trasformando il rosso colore in scarlatto filo da cucito, cuciva lei delle bambole bambine che potesse donare a chi aveva rivolto lo sguardo vero la sua casa e l’aveva vista, 12 ne tessè e 24 ne donò al mondo.
Le bambole piovvero abbracciate ai petali di rosa e nel mondo arrivarono, finirono tra la gente iniziando a muoversi ed abbracciarono tutti coloro che vollero conoscere il loro calore, a tutti raccontarono il loro mondo e tutti ascoltarono seppur con timore o stupore le storie che esse avevano ascoltato nel cuore delle notti, quando nessuno di loro guardava.
Tutti, al termine della notte stellata tornarono alla loro casa, accompagnati dalle bambole e nessuno fu mai più lo stesso.
racconto ispirato dalla lettura di “Vite di madri” di Emma Fenu