Incontri ravvicinati
Ho visto una volpe! Una volpe vera, con la coda lunga e folta, il pelo fulvo con sfumature marrone e nere.
È stato solo un secondo ma l’ho vista benissimo. L’ho vista – e bene – perché volevo vederla. Veramente mi aspettavo il puma, segnalato da cartelli lungo la strada. Ma il puma forse aveva da fare. Sarà per un’altra volta. Spero.
Quella volpe che ci ha attraversato la strada ci stava proprio bene in mezzo a quelle montagne straordinariamente verdi. E allora mi sono pentita per quelle volte in cui ho maledetto la pioggia abbondante e inconsueta di quest’ultimo anno. Senza pioggia le montagne sarebbero state forse altrettanto belle, ma non “straordinariamente” verdi come oggi.
La volpe è apparsa quando ormai ci avviavamo verso la città e le montagne già si profilavano di rosa. Una magia: i colori, la volpe, le montagne, il cielo che volgeva al tramonto.
Ce n’era abbastanza per sentirmi felice.
(Le montagne di cui parlo sono quelle della Precordigliera andina, per cui non stupitevi se parlo di volpi ma anche di puma)