In redazione
di redazione
“Tu… Tu! Non hai mai capito niente! Hai capito?”, Oreste annuisce e scuote la testa contemporaneamente. Per qualche oscuro motivo gli verrebbe anche da ridere, ma proprio non sarebbe il caso. Almeno, non in faccia al direttore che lo guarda stravolto dalla rabbia. I colleghi fanno finta di scrivere nascosti dietro i monitor dei computer.
Nelle grinfie del direttore, da un po’ di tempo, ci finisce sempre Oreste che non è proprio l’ultimo arrivato. Oreste, da bravo redattore ordinario, si sorbisce la sfuriata e se ne torna in corridoio a fumare le sue sigarette aspre. “Non so più come devo fare con quello”, geme il direttore nell’open space della redazione. Da qualche tempo quell’atteggiamento indolente di Oreste lo infastidisce. Sì, sarà pure un bravo giornalista, però… sempre con quell’aria di superiorità, e poi, arriva sempre in ritardo. “Oreste!”, gli grida il direttore. Il giornalista, con molta calma, torna nella sala con il passo strascicato. Si presenta con la cicca della sigaretta ancora in mano e non dice niente. Resta in piedi e il direttore si irrita ancora di più. “Allora, lo vogliamo fare questo giornaletto?”, chiede ironico il direttore. “Guarda, oggi me ne vado a casa presto. Non ho notizie“. “Cioè?”, replica il direttore. “Non ho niente da scrivere. Nei miei settori non è successo niente. E io, come sai, non impagino i comunicati stampa“.
Oreste tira fuori tutta la sua spocchia mentre la faccia del direttore diventa paonazza. Sta per urlare, poi ci ripensa e abbastanza calmo spiega: “Scusa, tutti da stamattina alle 8 parlano del maxi finanziamento per l’indotto tessile”. “Sì, sì – lo blocca Oreste – ma è lo stesso annuncio di quattro mesi fa. Lo abbiamo già scritto. Un sacco di volte. È che tra poco ci saranno le elezioni regionali e quindi si rispolverano gli annunci di tutti i finanziamenti non erogati. Insomma si stanno a vende l’aria fritta”.
“Delinquente! Ignorante! So tutto io, so tutto io! La vuoi smettere? Scrivi qua, io sono il direttore e voglio che scrivi il pezzo. Con tutti i commenti dei politici pure! Hai capito?”, Oreste col sorrisetto sardonico non fa né sì né no. Girandosi dice “Va bhe” e se ne va. Da dietro uno dei monitor arriva la voce di uno dei capiservizio. “Scusi, direttore, la Regione ha smentito la notizia del finanziamento. Dobbiamo rifare la foliazione?”. Il direttore cerca riparo nella sua stanza lasciando cadere i pezzi della matita che ha appena spezzato. “Oresteeeeee! Vieni subito qui!”, di Oreste nessuna traccia.