Il gallo di Oreste
di Laura De Santis
I bambini sono sorprendenti. Sanno sempre come stupirsi della vita e del mondo che li circonda.
Per esempio, Oreste, il figlio di una coppia di amici, ha quattro anni e da qualche mese ha iniziato a chiedere ai propri genitori di poter avere un animale da compagnia. Si è messo a piangere addirittura. Pare che la passione per gli animali gli sia venuta perché un suo compagno di asilo ha un cucciolo di labrador in casa, una sua cuginetta, invece, ha un coniglio nano. Così anche Oreste ha deciso che avrebbe avuto il suo amico a quattro zampe. O almeno così hanno pensato i suoi genitori. Ma Oreste, che è un bimbetto sveglio e all’asilo è sempre molto attento, ha spiegato alla sua mamma e al suo papà che avrebbe trovato da solo il proprio animaletto domestico.
Tutte le mattine, infatti, Oreste gioca nel cortile della sua scuola. Una scuola moderna che ha addirittura l’accesso ad un parco e ad una fattoria didattica. Ed è proprio qui che Oreste ha incontrato la sua bestiolina preferita. Una sera, in modo molto compito, ha annunciato alla famiglia la sua scelta.
Tutto serio, il quattrenne ha comunicato di aver deciso quale animaletto avrebbe voluto prendere come migliore amico: un gallo. I suoi genitori sono rimasti sbigottiti e hanno tentato in tutti i modi di dissuarderlo spiegandogli che non sarebbe stato facile averlo in casa. Ad Oreste, tutte le rimostranze di ordine logistico e pratico non sono interessate. “Io avrò il mio gallo” e così dicendo ha mostrato il suo animaletto da compagnia: un piccolo giocattolino in legno a forma di gallo con delle piume vere a formare la coda. La mamma ha tirato un sospiro di sollievo, il padre ha riso come un matto e Oreste tutto serio: “Il mio gallo è il più bello di tutti, non devo dargli nemmeno da mangiare!”.