I muri
I muri non sono mai muti, i muri sono volti di città, sono cospiratori, reazionari, libertari, rivoluzionari.
I muri hanno le risposte per le domande rimaste mute, i muri lasciano cadere parole che sono macigni.
I muri hanno nel cuore una forma che parla per mille parole. I muri sono sudari bianchi sull’indifferenza della gente e sono legami dietro ai troppi “non sono fatti miei”.
I muri si nascondono davanti ai pregiudizi, si confondono quando ascoltano troppi giudizi. I muri, poi, restano a guardarti anche quando volti le spalle.
Hanno le risposte alle domande che non hai nemmeno il coraggio di farti. “E se ci fossi stata io lì? E se fossi io?” i “se” scivolano via insieme alle lacrime delle gronde di rame.
Restano i muri con le loro storie, restano i muri a guardarti passare con i loro occhi di troppe parole.