C’era una volta…
di Paola Lombardi
C’era una volta una gatta che aveva un carissimo amico. Lei era giovane, flessuosa e indipendente. Lui era paziente, amorevole e devoto. Lei andava in giro sui tetti, nelle strade, viaggiava molto ed era sempre allegra. Lui le lasciava sempre la porta aperta, qualcosa da mangiare e l’aspettava con ansia e insieme pazienza. Ogni volta le veniva voglia di avere un buon amico tornava nella casa con le porte sempre aperte per lei. Ogni volta lui l’accoglieva festante ma sornione. Lei raccontava e raccontava ogni dettaglio delle sue avventure e lui l’ascoltava accoccolato sul divano.
Lui non le diceva mai nulla e lei non mostrava la minima curiosità per la vita del suo amico. In qualche modo gli era riconoscente. Quando sentiva di essersi riposata abbastanza, senza salutare come al solito, sgattaiolava via lasciando il suo amico nel vuoto e nel silenzio. E allora lui tornava a preparare ogni cosa in caso fosse rientrata e nel frattempo si struggeva d’amore per la sua amica. Una notte lei tornò. La porta era aperta ma non c’era nulla da mangiare. Si insospettì e piombò nella stanza da letto del suo amico svegliandolo. Lo trovò diverso.
Stavolta parlò lui e lei rimase in silenzio ad ascoltarlo confusa. Ma le piacque quel calore confortevole e rimase pacificamente. Poi lui le mostrò regali scintillanti e lei li accettò sospettosa. Una mattina mentre facevano colazione lui le disse: ” Non ti lascerò più andare via”. Lei alzando il sopracciglio rispose: “Perché? Hai intenzione di uccidermi?”. E lui: “No voglio sposarti”. Lei deglutì a fatica. Lui tentò di abbracciarla e lei si divincolò. Si acquattò sul divano e rimase in attesa. Lui le chiese: “Allora?”. E lei rispose evasivamente ma sorrise. Lui si sentì rincuorato e uscì. Lei si sentì rincuorata e fuggì via rinunciando al suo amorevole amico.