Bussando alle porte del cielo
C’è stato un tempo, dove non c’erano social network e gruppi dove ragazzi si scambiavano messaggi. Per darsi appuntamento si usava il passaparola e l’orario d’incontro era di solito lo stesso, perché prima veniva lo studio. Anche l’ora della ritirata era sempre quella, perché l’ora di cena era una e prima dovevi apparecchiare.
Luogo di ritrovo era la piazzetta del paese, dove ragazzi di età diversa conversavano e si proteggevano a vicenda; il motto era quello famoso “tutti per uno e uno per tutti”. Col tempo si cresce, la vita porta le persone ad allontanarsi ma chi è CRESCIUTO INSIEME questi legami li conserva in se.
La dura legge della vita porta questi ex-bambini ad andare via, alcuni in luoghi altri verso un destino non lieto.
Troppi giovani di quella piazzetta ci hanno lasciato; voglio pensare che ora loro siano riuniti tutti insieme alle porte del cielo, magari ci osservano ridendo un pochino di noi e di quello che siamo diventati; schiavi di social network e tecnologia. Dove si trovano loro tutta questa innovazione non c’è, altrimenti avremmo potuto restare in contatto.
Sono certa che ora state accogliendo l’ultimo che ha bussato a quella porta, ma cominciate ad essere in troppi in quel posto. Era meglio quando noi ragazzine stavamo sedute in piazzetta e vedevano voi maschietti giocare a pallone.