Numero civico 36 – parte seconda
…sola il piccolo corteo dietro al carro funebre. Le diedi il braccio e lei accettò, in fondo al viso era luminosa e sicura. Mi strinse la mano e non mi lasciò, avevo altro da fare ma non andai. Mi chiese allora il mio nome e mi disse il suo. Mi disse ancora, mentre la lasciavo ferma a guardare il corteo sciogliersi nelle auto parcheggiate, se volevo tornare da lei.
Le dissi sì e andai via. Impiegai almeno quattro giorni per tornare in quel posto e rivederla. Era felice quando mi vide, non di vedere me, ma perché era avvolta in una felicità tutta sua. Mi chiese come stavo, allegra canticchiava di nuovo, e mi disse se potevo aiutarla: risposi ancora sì, ero curiosa di sapere per cosa volesse un testimone. La domenica arrivai in anticipo. Arrivò lui insieme a due ragazzi e ad un altro uomo anziano, con le spalle cadenti e il mento grigio.
Mi vide e mi venne incontro. Mi salutò con interesse e mi disse grazie. I due ragazzi non mi videro neppure. Erano chiusi in una parola che somigliava a rancore. Ma lui no. Era allegro. Aspettava, camminando accese una sigaretta e mi guardò, mi chiese delle cose pensando che conoscessi lei meglio di quanto non fosse in realtà. Poi lei arrivò insieme ad una donna della sua età. Mi vide e non le piacque il vestito che avevo ma me lo disse con una onestà che non mi offesi. Lei invece indossava un abito rosso, bello perché lo indossava lei non per altro. Salimmo in comune e lì scoprii che ero la testimone di nozze. La cerimonia durò pochi minuti. Gli sposi si scambiarono un bacio sfuggente, non ci furono confetti né riso se non un piccolo pranzo in una trattoria del centro.
Mi sembrava di essere estranea tra estranei. Il rumore della strada mi faceva venire voglia di correre via e andare a casa o da un’altra parte. Ad un certo punto lei mi disse se volevo conoscere la loro storia. Le dissi di no, che non serviva che non volevo sapere di loro due che fin dalla prima volta che li avevo visti, oltre vent’anni prima, avevo pensato che erano simili e uniti. E lei mi rispose che era così che loro due erano una cosa sola comunque andassero le cose, che comunque sarebbero stati insieme, che comunque erano parte di una stessa strada.
Leggi la prima parte della storia