Vocazione agnostica
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Venero in te la forza
che rivoluziona le forme
di una bruta realtà assodata.
Venero la tenacia
della tua azione ferma che svela
quanto sia infermo il mondo.
Sradichi, soffi, pieghi, rialzi, involi.
Venero il santo viaggio
la morte che non vuole sepoltura.
Venero la tua voce
l’arrivo persistente di una corsa
che non ha meta alcuna.
In te venero il canto
che rinsalda gli steli
strappa e divelle i veli
chiama.
Chi, senza nome,
se ne sta in ascolto
bene la avverte
la tua vocazione.
Francesca Picone
(poesia in concorso Festival Gliu Vient)