Il filo di Arianna
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Non voglio più rincorrerti nuda, senza braccia e senza gambe
solo con grandi occhi che si affaticano scrutando dentro di te
e trovano labirinti inestricabili e ripidi bastioni e torri invalicabili
e poi bagliori improvvisi.
Non posso restare senza braccia e senza gambe.
Andrò al mare, a passeggiare sul pontile.