Sua piccantezza, il peperoncino
di Redazione
Ingegnarsi, inseguire i sogni, trovare nuove strade. Ci vuole una buona dose di coraggio per leggere la realtà circostante e mettersi in cammino verso una propria meta. Sicuramente, ci vuole una buona idea per trasformarla in un successo. Enea e Laura sono due giovani genitori con una storia molto particolare, che ruota intorno all’amore del quale nutrono la loro famiglia e ad un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea: il peperoncino.
Cosa è la vita senza un pizzico di piccante? Ne sanno qualcosa Enea e Laura che, in pochi anni, sono diventati produttori di peperoncino che preparano, è il caso di dirlo, in tutte le salse.
Enea, non è un nome d’arte, cosa fai esattamente nella vita?
Faccio tre lavori, professionalmente parlando nasco come giardiniere e potatore. Due anni fa, quando è nata la nostra bambina, abbiamo dato il via alla seconda attività. Abbiamo pensato di voler dare a nostra figlia cibi sani e genuini e così abbiamo deciso di coltivare la terra a Genazzano vicino Roma. Abbiamo iniziato con mille metri di terreno coltivati, oggi siamo arrivati a due ettari. Fin da subito abbiamo deciso di coltivare peperoncini e così è iniziata la nostra terza avventura lavorativa. Il primo anno abbiamo coltivato 500 piante di peperoncino producendo 3 quintali e mezzo di prodotto. Vista l’eccedenza abbiamo intrapreso la strada dell’invasettamento e della trasformazione del prodotto.
Quanti tipi di peperoncino coltivate?
Abbiamo 257 varietà diverse di peperoncini provenienti da ogni parte del pianeta.
Quali sono le varietà più piccanti?
Le abbiamo tutte. Comprese le tre varietà inserite nel libro dei Guinness 2012, e sono il Naga Morrich, originario dell’India, il Carolina reaper e Morouga, provenienti dagli Stati Uniti.
Qual è la vostra specialità?
Abbiamo incrementato la produzione con 2000 piante lo scorso anno e 2500 quest’anno. I nostri sono prodotti freschi e a metro zero, infatti, invitiamo i clienti direttamente nel nostro terreno affinché possano scegliere cosa preferiscono e rendersi conto di cosa significa coltivare secondo la tradizione senza prodotti chimici ma soltanto affidandoci all’esperienza, di oltre 70 anni, delle nostre famiglie. Per quanto riguarda i prodotti derivati dal peperoncino le nostre specialità sono una salsa barbecue e la cipolla caramellata piccante.
Come avete scelto il nome Impizzicando?
La prima volta che abbiamo partecipato ad una manifestazione con un nostro stand non eravamo ancora pronti a presentare i prodotti finiti. Ma era un’occasione per farci conoscere e l’abbiamo sfruttata al meglio. Abbiamo realizzato un cartello con sopra scritto “stiamo impizzicando per voi” e abbiamo esposto i prodotti ancora freschi. Quello slogan ha fatto crescere la curiosità e da allora è diventato il nostro marchio.
Perché il peperoncino fa bene?
E’ un prodotto naturale dalle straordinarie proprietà utilizzato nelle cucine più antiche in ogni parte del mondo. E’ un antiossidante, è ricco di vitamina C, è previene alcune patologie cardiache e fa bene alla circolazione oltre a migliorare il metabolismo. Inoltre, è indicato per chi soffre di ulcera e ha problemi legati a mal di stomaco. Tra i nostri prodotti c’è anche il sapone al peperoncino che stimola la circolazione e addirittura è consigliato per contrastare l’alopecia. Il peperoncino, insomma, è buono e fa bene, soprattutto se è a metro zero ed è prodotto secondo natura senza aggiunta di sostanze chimiche.