Nella Sicilia di Emanuele Di Oriente, viaggio dentro il romanzo “Pizzo della Monaca”
Immaginate una bella sala, le luci che si spengono, la tensione che sale, un sussurro che invita al silenzio e, poi, risuonano dei passi, una musica che si diffonde, solenne, e una figura scura che attraversa il centro della sala. Improvvisamente, vi risvegliate, alla voce intensa e struggente della donna, in una chiesa, davanti ad un altare sul quale si celebra un funerale. Immaginate di osservare la figura scura apparire sotto la luce e pronunciare parole di tormento, immaginate di sentirvi trascinati nell’abisso dalla maledizione senza appello di una donna che vi appare sconosciuta e familiare.
Con questa rappresentazione scenica suggestiva e intensa, la sala della biblioteca “Pietro Malatesta” di Cassino si è trasformata, per qualche ora, in un ponte immaginario che ha trasportato tutti i presenti in Sicilia alla scoperta del romanzo di Emanuele Di Oriente, Pizzo Della Monaca.
L’interpretazione di Vera Cavallaro è stata il viatico per iniziare il cammino all’interno della narrazione di Emanuele Di Oriente e del suo straordinario romanzo che affronta il tema della mafia e dell’antimafia. Un intreccio di storie, di vicende, di nomi dove la realtà viene trasfigurata nella narrazione e viceversa. Un romanzo complesso e intenso che ha segnato l’inizio di un dialogo a più voci tra l’autore, il giornalista e scrittore Fernando Riccardi e Walter Bianchi referente provinciale di Libera. Un dibattito dal quale è emersa la necessità di riappropriarsi anche delle parole, di costruire una cultura intessuta di valori positivi, una cultura “pro” e non più “anti”, una cultura capace di risvegliare una discussione critica sulla società, sul presente, sulla storia. La Sicilia di “Pizzo della Monaca” è diventata, per qualche ora, l’Italia intera. I meccanismi della mafia, così ben descritti da Emanuele Di Oriente, sono sembrati così facili da manomettere e ribaltare e così difficili da scardinare in una ambivalenza che confonde. Il tema del ribaltamento, del doppio è stato al centro della lettura critica del romanzo elaborata dal docente dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale, Pasquale Beneduce, coordinatore del Laboratorio Officine, arte, storia, diritti, che ha condotto il pubblico verso il colpo di scena finale: un’ultima poesia declamata da Vera Cavallaro.
La presentazione del romanzo di Emanuele Di Oriente è stata l’occasione per conoscere un autore dalla straordinaria sensibilità umana, che ci ha regalato un momento di emozione condividendo una dichiarazione d’amore senza tempo alla moglie.
La presentazione del romanzo “Pizzo della Monaca” è nata dall’incontro tra Tantestorie.it con Vera Cavallaro e Pasquale Beneduce e, forse, per questo è stata una iniziativa così poco convenzionale, ma molto creativa e ricca di suspance. Nella fase organizzativa abbiamo incontrato tanti ‘complici’ come Valerio Comparelli che ha curato la parte tecnica e scenografica e la direttrice della biblioteca comunale Ida Petraccone. Un pomeriggio ricco di spunti, suggerimenti e di incontri, come sempre, con tanti ospiti anche tra il pubblico come il responsabile dello sportello Sos Antiusura Bruno Vacca e il presidente dell’ordine degli avvocati del Foro di Cassino Giuseppe Di Mascio.
Per Tantestorie.it si è chiusa una lunga e intensa stagione di racconti e di eventi culturali nella biblioteca “Malatesta”. Una stagione che ci ha permesso di scoprire tanti talenti e di condividere la piacevolezza degli incontri e, quindi, non possiamo che ringraziare tutti coloro che, in un modo o nell’altro, ci hanno supportato e sopportato a cominciare dal personale della biblioteca comunale per arrivare alle tante associazioni con le quali abbiamo collaborato passando per gli autori che leggete su Tantestorie.it che ci sono stati vicini.
E così, arrivederci in nuovi luoghi, in nuove storie, in nuove avventure che, siamo certi, ci saranno e sicuramente continueremo a raccontare e a pubblicare.
foto e testi di Paola Caramadre e Antonio Nardelli