Il neo di Francesco di don Roberto Sardelli presentato a Pontecorvo Inaugurato il centro culturale San Giovannello
di Paola Caramadre e Antonio Nardelli
Ci sono storie che ricominciano esattamente dove sembrava fossero destinate a finire. L’associazione Pro Canonica e Beni culturali ha avuto l’opportunità di inaugurare le attività del Centro culturale San Giovannello, a Pontecorvo, insieme a don Roberto Sardelli che è stato l’ispiratore e il promotore di quel comitato omonimo che, anni fa, ha avuto l’intuizione di dover fare qualcosa di concreto per salvare la chiesetta di San Giovannello dall’abbattimento preannunciato.
Ieri pomeriggio, alle 17, non senza emozione, è stata scoperta la targa apposta sul portale in legno del neo centro culturale. A farlo materialmente e simbolicamente è stato don Roberto Sardelli insieme all’assessore e vicesindaco Moira Rotondo e ai componenti dell’allora comitato Pro canonica diventato oggi un’associazione culturale.
L’inaugurazione del centro culturale, realizzata anche insieme a Tantestorie.it, è stata contrassegnata da una conversazione ad alta voce con don Roberto Sardelli che ha presentato il libro “Il neo di Francesco” in una chiave particolare.
Non si è discusso soltanto dei temi sollecitati dall’analisi del testo, ma delle marginalità vecchie e nuove, delle progettualità che don Roberto è capace di immaginare e di affidare ai suoi scritti e alle sue parole.
“Quando, insieme ad un ragazzo della scuola 725, siamo andati a visitare gli immigrati che sopravvivono nella miseria, nell’indigenza, nel degrado estremo, quel ragazzo, che oggi è un insegnante, mi ha detto non possiamo più dire che eravamo nelle baracche, in confronto, noi stavamo ai Parioli”.
Attraverso alcuni brani de “Il neo di Francesco”, interpretati da Giuliana Sardelli, è stato possibile vedere le immagini scritte da don Roberto le speranze, il sogno di un sacerdote di frontiera, don Giona nel testo, alimentato dall’elezione di un Papa che si è dato come metro di giudizio il suo stesso nome: Francesco.
Emiliano D’Amata, presidente dell’associazione Pro canonica e beni culturali, ha presentato il progetto “Narrazioni” che potrebbe diventare il filo conduttore per far vivere il centro culturale San Giovannello.
Tanti i ringraziamenti che andrebbero fatti, a tutti i partecipanti, a chi ha messo a disposizione strumenti tecnici e buffet conclusivo, a tutti coloro che hanno contribuito a realizzare un pomeriggio di racconti, storie, discussioni, di temi cruciali e anche di ricordi che, scorrevano come un sottofondo negli occhi dei presenti.