Sulla via del vento
La vallata indaffarata
fa un cappello di accortezze:
a prevenzione del vento.
Ma non lo vede arrivare.
I mestieri poi ci vivono
del compito di riparare.
I bambini come le pecore fuori gli ovili
giocano a sfidare l’assioma:
non ti attardare.
Solo il vento infuria senza vezzo.
La sua voce spuria dal pettegolezzo
vibra le infinite spire fra gli spazi
che l’orizzonte ha lasciato aperti.
RUUUUR, WUUUU, UIIUUUU.
Rammenda come stoffe le grida
nell’insieme che da terra non sale.
Le mette a volare.
Chi al vento voglia giocare
chi lo voglia suonare
ha una sola chiave eterna da seguire:
non barare; affronta la vertigine orizzontale.
Eterna perché il vento
nessuno lo può arrestare.
Francesca Picone
(Poesia in concorso al Festival Gliu Vient)