Ars Ventis, tre giorni di arte e cultura a San Vittore del Lazio
È calato il sipario sul Festival Ars Ventis, ma è un sipario scostato dal vento che continua a soffiare e a promuovere un modo di fare arte orizzontale che coinvolge territori addetti e i lavori e non, bambini e adulti e per qualche sera fa rivivere la meraviglia dell’infanzia.
San Vittore del Lazio è stato il teatro di questo festival durato tre giorni realizzato dell’associazione Artopia con il pieno sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nadia Bucci che si è lasciata conquistare dal vento dell’arte.
Tanti, tantissimi eventi per tutti i palati. La mostra d’arte alla quale hanno aderito oltre 100 artisti provenienti da ogni parte è stata sorprendente per qualità delle opere e per argomenti di discussione.
I laboratori che hanno coinvolto grandi e bambini, le performance, le installazioni, le danze, le musiche, gli artisti di strada sono stati i valori aggiunti di un festival pensato come un evento itinerante e capace di ricreare i luoghi in una dimensione poetica e artistica.
La serata conclusiva è stata suggellata da una scenografica premiazione delle poesie in concorso.
I versi sono stati magistralmente interpretati da Vera Cavallaro, Cati Giannelli Alessia Cassone e Annalisa Cacchillo. Due le poesie fuori concorso che sono state interpretate dalle rispettive autrici Antonietta Perrone e Argia Marinetti.
Il momento della premiazione è stato particolarmente emozionante e a tributare i riconoscimenti sono state il sindaco Nadia Bucci, la vice presidente Marta Fiscelli e la presidente dell’associazione Artopia Rosaria Pezzella.
Il secondo posto ex aequo è stato assegnato alla poesia Rosa dei Venti di Daniela Cannarozzo e ad Ettore Iannelli autore della poesia Vento.
Il primo premio è stato aggiudicato alla poesia Ritrovarsi di Francesca Picone. Il momento poetico è stato accompagnato dalla chitarra di Alessio Matrunola e si è concluso con l’esibizione di danze orientali di Michela Marianna Carretta che ha traghettato il pubblico verso altri momenti di intrattenimento e di arte.
Tante le emozioni di questa tre giorni all’insegna del vento inteso come scintilla creatrice e tanti i ringraziamenti a tutti coloro che hanno reso possibile vivere un’esperienza tanto intensa.