De Claris Mulieribus, la storia di Clara Costantino
di Alessandro Redi
Non è facile per me individuare donne che si sono distinte nel corso della loro vita, per gesti o azioni meritevoli.
Ma leggendo la traccia della ricerca, istintivamente il mio pensiero è caduto sulla maestra Clara. La maestra Clara Costantino che conosco praticamente da quando sono nato, sempre sorridente, gentile con me e la mia famiglia, è una donna buona, disponibile e generosa.
Oggi vive a Sant’Apollinare, è in pensione ed accudisce i suoi due nipotini, questo però non le impedisce di essere attenta ai problemi della piccola comunità, vicina ai giovani.
Suscitò la mia meraviglia quando un giorno scoprì che uno dei suoi tre figli, Anto Kasalo le fu affidato nel 1993, tramite l’associazione ‘Centro Aiuto alla Vita’ nel corso del conflitto in Bosnia. Un gesto di grande solidarietà, grazie alla maestra Clara un bambino di otto anni veniva sottratto ai mali ed alla crudeltà della guerra.
Tale gesto di estrema generosità si è protratto negli anni, ora, infatti, Anto ha ormai 30 anni, si è laureato in Giurisprudenza ed è divenuto cittadino italiano.
Giorno dopo giorno la maestra Clara è stata vicina a quel piccolo bambino che oggi è diventato un uomo, infondendogli i sacri principi della famiglia, insegnandogli a distinguere il bene dal male e ad essere rispettoso verso gli altri.
Chi meglio di Anto, può descrivere il cuore della maestra Clara:
Alessandro: Ciao Anto, grazie per il tempo che mi concedi. Come credi sia cambiata la tua vita dal giorno in cui incontrasti Clara.
Anto: Prego Alessandro, per me è motivo di orgoglio che tu mi chiedi di mamma. La mia vita è cambiata moltissimo. Venivo da un Paese in lotta dove regnavano morte e violenza, lontano da posto dove dovrebbe trovarsi un bambino. Clara mi ha concesso una nuova opportunità di vita.
Alessandro: Parlaci della maestra Clara:
Anto: Caro Ale, potrei parlare di lei per ore. Indubbiamente ciò che ha fatto lei per me è un sinonimo non solo di generosità, di altruismo, ma anche e soprattutto di amore per il prossimo, ma quello che lei rappresenta per me mi piace racchiuderlo in una sola parola: “mamma”.