Un tuffo nel passato
di Laura De Santis
“Che bella giornata di sole”, Anna si mise a sospirare come una bambina davanti ai vetri della finestra della cucina. Quel giorno si sentiva particolarmente nostalgica e sentimentale anche perché stava aspettando l’arrivo di una sua cara amica che non vedeva da diversi mesi. Lei e Laura insieme avevano vissuto tante esperienze, alcune più belle, altre meno felici e altre ancora proprio da dimenticare. Si conoscevano da tanti e tanti anni, la loro amicizia era uscita indenne da tante vicissitudini e da tante incomprensioni acuite anche dalla distanza e dal passare degli anni.
Anna era in attesa, si sentiva quasi le farfalle nello stomaco, come se si stesse preparando ad un appuntamento galante. Il sole intenso, la giornata tiepida le davano un brivido in più. Sì, sarebbe stata una bella rimpatriata, avrebbero trascorso un bellissimo momento insieme. Da sole, loro due e i loro tanti ricordi.
“Faremo un bel tuffo nel passato“, si disse Anna guardandosi riflessa nel vetro della finestra. All’improvviso sentì un capogiro, si sentì mancare e si sentì risucchiare dalla finestra stessa. Il vetro si era trasformato in un vortice d’acqua che la tirava verso il fondo. Si sentì smarrita e senza forze, incapace di opporre resistenza e si ritrovò in una bella giornata di sole! Laura l’aspettava dall’altro lato della strada, era proprio lei, soltanto con trent’anni di meno. Si abbracciarono, Anna con molta enfasi lasciando stupefatta Laura. “Che bello rivederti”, le disse. “Ti aspettavo a casa, dove siamo?”. La sua amica sembrò non capire. “Perché mi aspettavi a casa? Speriamo che passi presto l’autobus, altrimenti siamo in ritardo”. “Scusa per andare dove”, chiese basita Anna. “A scuola! Ma stanotte hai battuto la testa? Sei sicura di stare bene?”. Anna non capiva, si guardò nel riflesso dell’autobus e rimase senza parole… aveva sedici anni! Non c’erano dubbi, aveva sedici anni, proprio come Laura.
Erano loro due trent’anni prima! Com’era successo? Cosa era successo? Laura la guardava con un po’ di apprensione. “Sei sicura di stare bene?”, le chiese. “Sì, penso di sì. Devo aver sognato di essere grande, un sogno così realistico che credevo fosse la realtà. Pensa che nel sogno ti aspettavo, eravamo ancora amiche”. Laura la guardò con un sorrisetto: “Noi saremo amiche per sempre“.