Piccoli passi
di Laura De Santis
La strada prosegue in un mulinello impazzito e i passi non sanno per dove proseguire.
Oggi è diverso da ieri. Oggi è una cifra disegnata a caratteri cubitali su un calendario. Il tempo che scorre ci confonde, disegna nuovi confini, assegna nuove ansie. Elabora il passato, circoscrive il futuro, ci regala altre forme, altri sguardi.
Seguire la strada è come seguire il tortuoso scorrere del tempo, è come addentrarsi in un bosco intricato di vegetazione e non sentire più caldo né il freddo. Dove andiamo? Dove saremo domani? Chi saremo domani? Si spengono tutte le luci e le speranze diventano più flebili, come remote stelle che brillano lievi sulla volta del cielo. Una generazione spaventata dal passato più che dal futuro. Figli, eternamente figli, fragili e disorientati. Il passato opprime e tiene il tempo con un ticchettio sprezzante e avvilente. E il futuro? Il futuro ghigna come lo sguardo di un padre che misura attentamente il fallimento della propria stirpe. Ecco la generazione senza vie maestre dove poter camminare, ma solo viottoli disagevoli e sconnessi che si smarriscono in foreste oscure e pericolose.
Un sentiero è il percorso. Un sentiero che non sarà mai uguale, sarà sempre diverso, sarà sempre più incerto, come i passi, come le speranze, come le certezze che si assottigliano e mutano aspetto e forma. Chi saremo domani? Piccoli passi che non sanno dove dirigersi.