Ogni sera

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Ogni sera pensava a cosa le sarebbe piaciuto ascoltare. La vedeva davanti agli occhi con quel suo modo di fare da principessa distratta. La immaginava ridere. Ripassava a memoria, come una poesia, ogni momento trascorso insieme.

Ad esempio, quando arrivava sempre in ritardo con una scusa pronta e il sorriso franco di chi ti dice che ti sta mentendo. La rivedeva mentre si sedeva davanti al bar e si guardava intorno con pigrizia. Alzava gli occhi e lo guardava in viso cercandogli gli occhi. E lui si incantava, si accarezzava la pancia e le chiedeva: “Che vogliamo?” e lei rideva come una bambina. E poi lo guardava in faccia e gli diceva: “Solo tu puoi capirmi, mi sento così infelice”. Ma tutte le volte scappava via con qualcun altro. Non aveva mai avuto il coraggio di prenderle il polso e trattenerla. Dirle semplicemente: se solo io posso capirti allora resta con me. E invece non l’aveva mai fatto e l’aveva persa per sempre.

Ricordava ogni abbraccio, ogni bacio rubato per strada, tutte le volte che l’aveva raggiunto all’improvviso. E quella volta che arrivò trafelata, tremante e baciandolo gli disse: “Devo avere un pessimo sapore. So di sangue e tabacco”. E lui annuì per compiacerla ma la trovò dolcissima e tenera e la strinse più forte.

Ogni sera si chiedeva cosa avrebbe voluto ascoltare e condivideva, con tutta la folta platea dei social network, canzoni che ascoltavano insieme e di nuove che di certo le sarebbero piaciute. Un messaggio cifrato che appariva plateale ma che, in realtà, soltanto lei avrebbe potuto interpretare correttamente. Selezionava con cura le canzoni, cercava tra i generi più diversi per poi tornare a teneri versi che parlavano di nebbie che si diradano e di albe senza le quali si morirebbe.

Ogni sera variava un po’ sullo stesso tema. Ogni sera le cantava a distanza una buonanotte e ogni sera era certo che lei avrebbe fatto click e ascoltato quella canzone che aveva scelto per lei. E con certezza sapeva che lei lo avrebbe ricordato e avrebbe pensato a lui. Sapeva che, quelle canzoni messe in bella mostra sulla bacheca del suo profilo, le avrebbero ispirato sentimenti che sarebbero stati rivolti a lui. E questo gli bastava per continuare ad amarla con la stessa intensità di allora.

E ogni sera le augurava dolci sogni e si augurava di ritrovarla ancora una volta ad un angolo di strada per darle un tenero bacio rubato.

Paola Caramadre

Giornalista, autrice e lettrice onnivora e curiosa. Promotrice culturale, 'regista dei libri' e cofondatrice di Tantestorie.it

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