Oggi come ieri
di Paola Lombardi
Il pane è nel forno. “Niente è facile” esclama Elvira scuotendo appena i capelli racchiusi in una crocchia pesante. Sospira, ha le dita delle mani contratte, venate di filamenti azzurrini e cosparse di macchie scure come lenticchie.
La casa è grande e silenziosa. Il cane abbaia nel cortile. “Forse verrà qualcuno”, pensa Elvira. Da troppo tempo aspetta visite, attende ospiti in carne ed ossa. Mica è facile essere vecchi! Essere vecchi significa anche essere soli. Gli amici di una vita che se ne vanno per sempre, i conoscenti che cambiano casa, i giovani che si dimenticano dei vecchi. Resta la solitudine di una casa grande e vuota.
Il pane cresce e si rigonfia nel calore del forno. A volte, si è sorpresa ad immaginare un figlio che cresce come una pagnotta nel forno. Perché ha avuto tre figli? Guarda i numeri di telefono dei suoi ‘ragazzi’ e si chiede perché li ha partoriti. In fondo adesso è sola. Le telefonano, le raccontano dei loro problemi, lei li ascolta e li consola come quando erano bambini. E poi? A lei cosa resta? Visite fugaci che le scombussolano la routine a cui è abituata.
Il pane è quasi pronto. Come le piace impastare la farina! Come le piace assaggiare il pane caldo e fragrante. Il cane abbaia più forte. “Verrà qualcuno”, ora ne è convinta. Il rumore di una macchina sul viale. Elvira tira fuori il pane e lo mette a riposare. Sente il clacson ed esce fuori. “Nonna!” c’è una ragazza con i capelli lunghi e una giacca marrone a quadri. Somiglia all’autunno che le sta intorno. Le viene incontro. È Elvira junior. “Ciao nonna sono venuta a trovati. Posso fermarmi qualche giorno?”. Elvira l’abbraccia, non ha nemmeno bisogno di risponderle. Oggi come ieri, la vita non è facile, ma oggi come ieri un abbraccio è la migliore delle risposte. “Vieni dentro, ho fatto il pane. Ti aspettavo”.